Il prossimo mese di aprile verrà sfruttato dalla sezione di Castiglione Messer Marino, in provincia di Chieti, della Federazione Italiana della Caccia per organizzare un corso utile al conseguimento del tesserino da selecontrollore di cinghiali. Come riferito da il quotidiano Ecoaltomolise.net, si tratta di una opportunità che è stata predisposta direttamente dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ma anche le altre associazioni venatorie della provincia sono coinvolte nel progetto. Si sta parlando di quattro giorni complessivi di corso, caratterizzati da lezioni frontali e dalla partecipazione di persone esperte del settore.
L’iscrizione è stata aperta a tutti i cacciatori che sono interessati al tesserino (dunque non bisogna essere necessariamente federcacciatori), inoltre ci sarà un esame finale che, se superato, permetterà di conseguire la qualifica. Il selecontrollore è il soggetto che aiuta gli agenti venatori provinciali nell’ambito del controllo (soprattutto numerico) degli animali che sono considerati invadenti, in primis gli ungulati. La caccia di selezione e dunque i dettagli delle attività del selecontrollore sono specificati nella Legge nazionale sulla Caccia, per la precisione nell’articolo 17: quest’ultimo parla di possibili cambiamenti nei termini di caccia in base alle specie animali e alle condizioni ambientali.
Il selecontrollo è tipico di cacciatori esperti nel prelievo venatorio degli ungulati, anche perché si richiede di abbattere il selvatico anche in periodi dell’anno in cui la caccia è di norma vietata e in aree protette. La supervisione degli agenti venatori provinciali non va mai dimenticata, la collaborazione tra le due figure è fondamentale per evitare danni alle colture agricole e ai cittadini. In Abruzzo si tengono spesso corsi di questo tipo. Basta infatti tornare indietro allo scorso mese di settembre, cioè quando Federcaccia Teramo organizzò corsi di formazione per selecontrollori di ungulati: non si trattò solamente di cinghiali, ma anche di caprioli, cervi, daini e mufloni.
In che cosa consiste nello specifico l’esame in questione? I cacciatori interessati sono chiamati ad approfondire argomenti come la biologia, l’etologia, l’ecologia e la gestione delle diverse specie di animali. In aggiunta, è necessario studiare le tematiche legate all’uso di armi a canna rigata che sono munite di ottica. I quiz dell’esame sono a risposta multipla e hanno a che fare con gli ungulati citati sopra, con le armi, la balistica, i momenti successivi allo sparo del selecontrollore, il recupero dell’ungulato, senza dimenticare la biometria e i vari aspetti sanitari. In poche parole si sta facendo riferimento a una figura a tutto tondo e molto preparata da tutti i punti di vista.