Il prossimo 30 aprile il Teatro Comunale di Vicenza ospiterà un importante convegno a tema venatorio organizzato dall’Associazione Cacciatori Veneti, Confavi, la Fondazione per la Cultura Rurale e l’Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale (ACR). Il titolo del dibattito, “Le prospettive per la caccia in Veneto”, fa intuire perfettamente di cosa si andrà a parlare, in particolare si farà riferimento alle modalità del prelievo venatorio nel territorio regionale nei prossimi cinque anni. Saranno quattro gli argomenti da affrontare in questa occasione, vale a dire gli appostamenti ad uso venatorio (di recente introduzione), il piano faunistico venatorio regionale, le cacce in deroga e il calendario venatorio del Veneto.
L’introduzione verrà affidata al consigliere regionale Sergio Berlato, il quale è anche presidente della Terza Commissione Consiliare permanente: di lui si è parlato parecchio negli ultimi giorni, in quanto ha proposto l’introduzione del reato di disturbo e molestie alla caccia, una possibile novità del Codice Penale che andrebbe a punire chi è di ostacolo o di impedimento all’attività venatoria. Sarà poi il turno dei tre relatori invitati a parlare. Il primo sarà Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto, seguito da Gianluca Forcolin, numero due della Giunta Regionale, e Giuseppe Pan, assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca.
Tra l’altro, si è deciso di invitare tutti gli assessori regionali e i consiglieri, senza dimenticare i dirigenti e gli iscritti a tutte le associazioni venatorie, i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole e i rappresentanti delle associazioni impegnate nella protezione dell’ambiente. I temi sono di stretta attualità a cominciare dagli appostamenti fissi a uso venatorio di cui si è discusso in Regione per approntare una legge ad hoc. Non meno importante sarà il calendario venatorio del Veneto, tenendo conto delle polemiche che ha scatenato l’ultimo: in effetti, si sta parlando di una delle regioni in cui la caccia è stata chiusa in anticipo dopo il discusso provvedimento del Consiglio dei Ministri (molte polemiche hanno riguardato la cesena).
Ci sarà sicuramente spazio anche per uno degli ultimi interventi di Federcaccia Veneto, sezione locale che ha chiesto espressamente di reintrodurre la pernice rossa nell’elenco delle specie cacciabili. La presenza dell’assessore Pan, infine, sarà strategica per approfondire la questione degli ungulati nella regione settentrionale: Pan è stato più volte chiamato in causa per quel che riguarda l’emergenza rappresentata dai cinghiali, un dato di fatto che si è cercato di fronteggiare non solo con gli abbattimenti. Dunque tra un mese esatto ci saranno parecchi spunti da analizzare.