La caccia nel Bergamasco è sempre stata caratterizzata da un avvio verso la metà del mese di agosto, con riferimento particolare alla caccia agli estatini. Come reso noto dalla sezione locale della Federcaccia, però, i tempi sono cambiati e lo scorso 17 agosto non c’è stata alcuna apertura venatoria, mentre è iniziata ufficialmente la stagione 2016-2017 con la caccia di selezione ai grandi ungulati presenti nel territorio.
Il prelievo riguarda gli esemplari maschi di capriolo, i subadulti del cervo e i maschi di muflone. Per il camoscio, invece, si dovrà aspettare il prossimo 11 settembre. L’avvio è scaglionato e tra le altre date in calendario figura il 16 ottobre (femmine di cervo). Gli ungulati che si potranno abbattere nei diversi comprensori alpini di caccia della provincia sono 635: entrando più nel dettaglio del piano, si tratta di 467 caprioli, 126 cervi e 33 mufloni.
Il tasso di prelievo, invece, va da un minimo del 5% a un massimo del 15,57%. Rispetto allo scorso anno c’è stato un aumento in termini numerici, visto che nel 2015 gli ungulati cacciabili erano 576 (+10%): il primo prelievo di questo tipo nella zona risale al 1977 e in quasi quattro decenni la popolazione degli animali in questione è aumentata progressivamente.